Il progetto vincitore del concorso Reinventing Cities presentato dal team guidato da Redo Sgr società benefit, prevede la realizzazione di un nuovo quartiere con appartamenti prevalentemente in affitto, che si svilupperà sulla superficie del vecchio scalo ferroviario, la maggior parte della quale verrà destinato a verde, giardini, orti, percorsi pedonali e attrezzati ad uso pubblico.
L’Innesto ha anche l’ambizione di diventare l’area pilota delle nuove strategie di sostenibilità di Milano, per dimostrare che un approccio Carbon Neutral è possibile e replicabile su larga scala. L’Innesto sarà un living lab per i suoi abitanti, i cittadini, i progettisti e i costruttori, in quanto permetterà di testare l’applicazione di tecniche e sistemi innovativi, buone pratiche performanti dal punto di vista ambientale, a bassa impronta carbonio, in settori di intervento correlati a scala urbana quali l’edilizia e la mobilità.
L’Innesto sarà un quartiere accessibile a differenti fasce
della popolazione, giovani, famiglie e studenti, aperto a iniziative di miglioramento della salute e del benessere dei cittadini con spazi dedicati alla vita di quartiere per attività associative e ricreative.
Molte saranno le innovazioni volte all’azzeramento delle emissioni di CO2 sia riducendo a monte la domanda energetica, sia utilizzando fonti rinnovabili in loco, sia gestendo in modo più intelligente i sistemi di climatizzazione, ventilazione e illuminazione. L’Innesto adotta un approccio circolare alla progettazione per minimizzare l’uso delle risorse naturali, ricorrendo a sistemi innovativi di gestione dei rifiuti sia in cantiere che nel corso dell’esercizio. Quartiere a pedonalità totale, attraversato dai flussi ciclabili che dalla Martesana portano a Parco Nord, dotato di una propria flotta di veicoli elettrici in condivisione, si propone come un elemento fisico di ricucitura del tessuto urbano, fra il quartiere di Precotto e i 30.000 visitatori giornalieri della Bicocca.
Per raggiungere obiettivi di decarbonizzazione sfidanti, le tecnologie innovative non sono sufficienti, occorre anche una community di residenti e cittadini pronti a mettersi in gioco, modellando i propri stili di vita e a partecipare attivamente alle buone pratiche di circular economy, agricoltura urbana e riduzione degli sprechi previste nell’Innesto.