Le città sono attualmente sia vittime che colpevoli del clima. Sono responsabili del 70% delle emissioni globali di gas serra legate all’energia e del 65% della domanda globale; potrebbero facilmente rappresentare più di tre quarti del consumo di elettricità entro il 2030.
Ma esse possono diventare anche risolutrici dei cambiamenti climatici. Le metropoli come sono adesso non ci tireranno fuori dalla crisi ambientale, ma dal momento che il 75% delle infrastrutture urbane che esisteranno entro la metà del secolo non è stato ancora costruito, abbiamo un’enorme opportunità di plasmare città più efficienti in termini di risorse per evitare effetti climatici nefasti.
Gli investimenti in progetti di città a basse emissioni di carbonio hanno vantaggi significativi sia per i cittadini urbani che per quelli rurali. Uno studio della New Climate Economy ha rilevato che 1 trilione di dollari spesi all’anno dalle città per 11 tipi di progetti a basse emissioni di carbonio produrrebbe 17 trilioni di dollari di valore finanziario netto attuale fino al 2050, solo dal solo risparmio energetico diretto. Lo stesso studio ha anche rilevato che i benefici economici e sociali di tali investimenti genereranno miglioramenti nella salute dei cittadini, posti di lavoro, e la povertà e disuguaglianza verranno arginati nel tempo.
Come lo facciamo? La buona notizia è che è sempre più chiaro che le città devono concentrare le proprie capacità su tre semplici e concreti contributi per risultare meno impattanti sull’ambiente.
In questo contesto si colloca il contributo offerto al progetto Innesto da parte di In-Domus società leader nel settore dello Student Housing a Milano, la quale ha da sempre a cuore il benessere psico-fisico dei propri clienti, che raggiunge grazie alla qualità delle strutture e alla varietà dei servizi e attività organizzate, accogliendo studenti italiani e stranieri, attuando la politica dell’inclusione a prezzi calmierati.
Le maggiori rivoluzioni partono spesso dai giovani e così applicando il concetto di Student Housing al Carbon Free nascono 300 posti letto pronti ad ospitare altrettanti studenti, a patto che lo stile di vita degli ospiti sia integrato con la coscienza climatica ed una maggiore consapevolezza del pianeta di cui siamo ospiti.
Le abitazioni risponderanno a tre parole chiave:
– Ottimizzazione: rendendo più efficiente l’uso dell’energia in tutti i settori, in particolare negli spazi indoor e nei trasporti;
– Elettrificazione: passare dai combustibili fossili all’elettricità per tutti gli ambienti e anche per i mezzi di trasporti che abiteranno gli spazi adiacenti alle residenze;
– Decarbonizzazione: allo stesso tempo, questi studentati mirano ad incentivare la transizione verso fonti energetiche pulite e a zero emissioni di carbonio anche dei quartieri adiacenti, per la produzione di elettricità, sia distribuita, come il solare sui tetti, sia centralizzata, come i parchi eolici.
Lo slancio per l’adozione di queste transizioni sta avvenendo in molte città. I cambiamenti tecnologici ed economici stanno rendendo queste opzioni più attraenti, “trascinando” le città in questa direzione.
Con la spinta di esempi virtuosi come il progetto di In-Domus applicato alla realtà di Innesto e quella della tecnologia e dell’economia, raggiungeremo un punto di svolta oltre il quale le infrastrutture urbane a zero emissioni di carbonio diventano la scelta ovvia, anche per i ritardatari.
In-Domus è una società emanazione della Fondazione Cariplo con socio unico Fondazione Housing Sociale. Operatore leader nello Student Housing a Milano, In-Domus persegue l’obiettivo di contribuire al diritto allo studio universitario offrendo soluzioni abitative a condizioni accessibili.